Torna WISHOPe: fai un regalo oggi e rendi speciale il Natale di qualcun altro!

WISHOPe, nata in collaborazione con la Fondazione il Fatto Quotidiano, Croce Rossa Italiana – Comitato di Milano, Pane Quotidiano, City Angels e Portofranco, si distingue per il suo approccio unico alle donazioni: invece di versare una somma in denaro, i sostenitori possono scegliere un regalo concreto per persone in difficoltà. Grazie al contributo di aziende partner come Migross, Carrefour, Docks, Intsyde e Bitre, che forniscono i beni a prezzo di fabbrica, l’e-shop permette di regalare prodotti di prima necessità, dal cibo agli indumenti, personalizzando ogni regalo con un messaggio di auguri.

Sarà possibile scegliere di regalare beni essenziali per l’infanzia, uno zaino per un adolescente, cibo per una famiglia o un capo caldo per un senzatetto, personalizzando la consegna con un proprio messaggio di auguri. 

In questo modo i sostenitori potranno far arrivare ai destinatari un dono fisico facendoli così sentire parte della propria famiglia.

L’iniziativa interesserà alcune principali città e tutto il territorio nazionale.

Gli acquirenti dei doni potranno scegliere a chi fare il proprio regalo di Natale e il messaggio di auguri optando tra i principali sistemi di pagamento in uso. 

Tutti i sostenitori riceveranno una testimonianza diretta della consegna dei regali, oltre a un badge di partecipazione all’iniziativa.

Fai un regalo oggi e rendi speciale il Natale di qualcuno altro!

L’e-shop è disponibile dal 20 Novembre per gli acquisti sul sito: https://wishope.tinaba.it

 

Le donazioni sono gestite in modo trasparente e sicuro grazie alla collaborazione con Tinaba, piattaforma fintech aperta a tutti i sistemi di pagamento, caratterizzata da una grande semplicità d’uso.

Un partner tecnologico e strategico che non prevede alcun costo di gestione, né commissioni. Con Tinaba, ogni euro donato è un euro che arriva per intero al destinatario della raccolta.

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Libano, la crisi nella crisi: aiutiamo ancora una volta Medici Senza Frontiere.

MSF “Whatever we lose, we will come back” Lebanon Escalation

Il conflitto sta peggiorando una crisi umanitaria già in atto. Molti sfollati sono bambini alle prese con i traumi della violenza, della paura dei bombardamenti e della perdita della casa.

È davvero difficile descrivere com’è la situazione dopo un anno di guerra.
Curare e testimoniare sono due azioni imprescindibili.

Aiutiamo Medici Senza Frontiere a portare con le cliniche mobili cure mediche urgenti e farmaci per le malattie croniche, pasti, acqua, materassi, coperte e primo supporto psicologico agli sfollati di Beirut, Monte Libano, Tripoli e Saida.

Libano: la crisi nella crisi

Raccolta fondi per sostenere Medici Senza Frontiere

Abbiamo avviato la nostra terza raccolta fondi per dare una mano agli operatori sanitari che stanno tentando disperatamente di salvare vite umane. 

DONA ORA

Beirut è una città che custodisce molti ricordi, fatta di strade e volti familiari. Oggi, però, questa città è segnata da una sofferenza palpabile. La guerra ha trasformato radicalmente la vita quotidiana, convertendo le scuole in rifugi per famiglie sfollate. Gli spazi destinati all’educazione, un tempo animati dalle voci dei bambini, ora offrono riparo a genitori e figli che cercano di sopravvivere al freddo e all’incertezza.

Ogni giorno, i team di Medici Senza Frontiere visitano questi rifugi, portando l’assistenza necessaria. Solo nell’ultimo mese, MSF ha fornito più di 8.200 visite mediche, offerto supporto di salute mentale a oltre 8.000 persone, distribuito 11.000 kit igienici e 79.000 litri di acqua potabile. Questi numeri raccontano l’impegno, ma non possono descrivere del tutto la realtà delle persone che incontriamo. Non chiedono solo aiuti immediati, ma una possibilità di ritrovare una vita di pace e sicurezza, di costruire un futuro per i propri figli lontano dalla paura.

In questo contesto di dolore e sfida, emergono momenti di speranza. I nostri operatori ricordano il sorriso riconoscente di una madre, la gratitudine di un’anziana che, pur avendo perso tutto, ha ringraziato per le medicine ricevute. In questi piccoli atti di resilienza, si trova la forza per andare avanti, perché ogni gesto di assistenza umanitaria conta.

Questi interventi sono possibili grazie al sostegno di persone come te.
Con una donazione, puoi aiutare MSF a continuare a offrire cure mediche e supporto umanitario a chi ne ha più bisogno, restituendo speranza e dignità alle famiglie che vivono in condizioni disperate.

Insieme possiamo fare la differenza.

Le donazioni sono gestite in modo trasparente e sicuro grazie alla collaborazione con Tinaba, piattaforma fintech aperta a tutti i sistemi di pagamento, caratterizzata da una grande semplicità d’uso.

Un partner tecnologico e strategico che non prevede alcun costo di gestione, né commissioni. Con Tinaba, ogni euro donato è un euro che arriva per intero al destinatario della raccolta.

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Chiusa la raccolta per la Calabria: venerdì la Carovana sarà a San Luca

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Siamo felici di annunciare che il primo obiettivo è stato raggiunto! Grazie alla vostra generosità, la prima Carovana supportata dalla Fondazione Il Fatto Quotidiano, in collaborazione con Komen Italia, è pronta a partire. Il nostro viaggio verso la prevenzione inizia simbolicamente all’inizio del mese rosa, dedicato alla lotta contro i tumori del seno: il 4 ottobre, dalle 9:00 alle 14:00, a San Luca (in piena Locride, nella provincia di Reggio Calabria, territorio tristemente noto alle cronache per la presenza asfissiante della ‘ndrangheta e per l’assenza delle istituzioni).

In questa tappa, il personale medico della Carovana offrirà visite gratuite per la diagnosi precoce dei tumori al seno e ginecologici. Le prenotazioni, gestite in collaborazione con le Asp di Reggio Calabria e di Locri e soprattutto con le realtà presenti a San Luca – il Punto Luce di Save The Children gestito dall’associazione Civitas Solis e la Caritas della Diocesi di Locri e Gerace – permetteranno a molte donne di accedere a questi servizi fondamentali ma spesso negati. Perché come diceva Gino Strada “è più facile curare un paziente a Kabul che in Calabria”.

Un sentito grazie per aver reso possibile la realizzazione di questa prima tappa del nostro progetto. Aiutateci a raggiungere con la Carovana della salute anche le altre due regioni che avevamo scelto per la nostra campagna: il Piemonte e il Lazio: https://www.fondazioneilfattoquotidiano.org/2023/09/07/come-un-fiore-supportiamo-la-diagnosi-precoce-del-tumore-al-seno-con-la-carovana-della-prevenzione/

La prevenzione è la cura più efficace.

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I nostri occhi su Gaza: iniziativa conclusa, grazie di cuore a tutti i donatori!

La Fondazione Il Fatto Quotidiano ha affiancato Medici Senza Frontiere con una raccolta fondi per portare cure mediche urgenti, acqua potabile, cibo e supporto psicologico a Gaza, raggiungendo l’obiettivo e arrivando alla cifra di €100.705,74. Questa cifra straordinaria si sta già trasformando, in queste ore, in scatoloni di bisturi, garze, antibiotici che verranno spediti a Gaza. Oltre a questi materiali, sono in arrivo anche medici, psicologi e infermieri che si prenderanno cura di chi ne ha più bisogno. Le condizioni in cui lavorano i team di Medici Senza Frontiere già in loco sono difficilissime: il rumore dei droni, le risorse scarse, le continue richieste di evacuazione degli ospedali, le esplosioni. Ma nonostante questo, il loro aiuto umanitario continua incessante.

La sensibilità e l’attenzione della nostra comunità ancora una volta si sono dimostrate una certezza per il progetto che abbiamo deciso di supportare. La tua generosità è stato un sostegno prezioso per Medici Senza Frontiere, le cui attività di supporto e assistenza sono molteplici in tutte le aree di guerra del mondo.

Laura Perrotta, Direttrice della raccolta fondi di Medici Senza Frontiere, ringrazia in un video messaggio tutti i donatori:

“Vi assicuro che continueremo ad essere i vostri occhi su Gaza”.

 

 

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I nostri occhi su Gaza: abbiamo scelto di affiancare nuovamente Medici Senza Frontiere

Vignetta di Mario Natangelo

Abbiamo scelto di affiancare nuovamente Medici Senza Frontiere.

Ripartiamo con la nostra seconda raccolta fondi per dare una mano agli operatori sanitari che stanno tentando disperatamente di salvare vite umane. A Gaza manca tutto: cure mediche, cibo, acqua, supporto psicologico alle vittime dei bombardamenti. Contiamo, come sempre, sulla sensibilità e fiducia dei nostri lettori e sulla consapevolezza che Medici Senza Frontiere è una realtà che farà di tutto per dare tutto il supporto necessario alle persone colpite dalla guerra.

Guerra a Gaza

Raccolta fondi per sostenere Medici Senza Frontiere

I nostri occhi su Gaza: abbiamo scelto di affiancare nuovamente Medici Senza Frontiere

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Le donazioni sono gestite in modo trasparente e sicuro grazie alla collaborazione con Tinaba, piattaforma fintech aperta a tutti i sistemi di pagamento, caratterizzata da una grande semplicità d’uso.

Un partner tecnologico e strategico che non prevede alcun costo di gestione, né commissioni. Con Tinaba, ogni euro donato è un euro che arriva per intero al destinatario della raccolta.

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E’ stato inaugurato il campetto finanziato grazie alla raccolta fondi “Un calcio a Gomorra”

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Grazie all’aiuto di tanti di voi, lo scorso anno abbiamo chiuso la raccolta fondi “Un calcio a Gomorra: riapriamo il campetto Emilia Laudati a Secondigliano.
Voi lettori e donatori siete stati i protagonisti attivi: avete reso possibile il concretizzarsi di questo nostro progetto umanitario. Con la Fondazione il Fatto Quotidiano, insieme all’Associazione Sportiva Dilettantistica Secondigliano (ASD), ci siamo impegnati a raccogliere fondi per riaprire il campetto da calcio Emilia Laudati nel quartiere Secondigliano di Napoli. 

Un campo di calcio dove dieci anni fa c’era il fortino del clan Di Lauro. A ridosso di quella che fu la più grande piazza di spaccio a cielo aperto, nel Rione dei Fiori, noto alle cronache come “terzo mondo”, oggi, in quelle stesse aiuole adibite al consumo di droga, ci sono decine di ragazzi che giocano. A Secondigliano nel parco Emilia Laudati è stato inaugurato il campetto finanziato grazie alla raccolta fondi “Un calcio a Gomorra” organizzata da Fondazione Il Fatto Quotidiano insieme all’associazione sportiva Secondigliano ASD. Alla presenza del Procuratore nazionale Antimafia Giovanni Melillo, del Procuratore di Napoli Nicola Gratteri e del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi la struttura ha finalmente aperto i cancelli.

“È incredibile pensare che qui dove si spacciava droga adesso i giovani del quartiere potranno stare insieme, un segnale – dice il presidente dell’ASD Sconsigliano Vincenzo Strino – che oggi viene dato a tutta la comunità”. Un segnale che il Procuratore di Napoli Gratteri si augura che non venga sprecato. “Oggi è stato fatto un dono alla comunità – dice Gratteri – i cittadini sono chiamati a dimostrare di voler voltare davvero pagina tutelando questo bene come se fosse casa propria, qui di solito – spiega il Procuratore di Napoli – si sente dire che si è abbandonati dallo Stato, oggi lo Stato è qui presente e mi auguro che questo sia un punto di partenza per bonificare questo territorio anche dal punto di vista sociale”.

Il campetto interamente finanziato grazie al contributo dei lettori de Il Fatto Quotidiano per il Procuratore nazione Antimafia Giovanni Melillo deve essere da stimolo per Governo e amministrazioni locali. “A dire la verità – spiega Melillo – non è bello che sia una fondazione privata a realizzare un’opera di questo tipo, per questi progetti si dovrebbero impegnare denari pubblici per il risanamento delle periferie. Io oggi da magistrato ma anche da semplice cittadino – conclude – mi chiedo come sia stato possibile destinare decine di miliardi di euro alle proprietà immobiliari anziché alle periferie o al patrimonio pubblico”.

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Si parte: a maggio verrà inaugurato il campetto da calcio Emilia Laudati di Secondigliano

Il campetto di calcio Emilia Laudati nel quartiere Secondigliano di Napoli

Grazie all’aiuto di tanti di voi, lo scorso anno abbiamo chiuso la raccolta fondi “Un calcio a Gomorra: riapriamo il campetto Emilia Laudati a Secondigliano.
Voi lettori e donatori siete stati i protagonisti attivi: avete reso possibile il concretizzarsi di questo nostro progetto umanitario. Con la Fondazione il Fatto Quotidiano, insieme all’Associazione Sportiva Dilettantistica Secondigliano (ASD), ci siamo impegnati a raccogliere fondi per riaprire il campetto da calcio Emilia Laudati nel quartiere Secondigliano di Napoli. Un campetto abbandonato nel mezzo del Rione dei Fiori, tristemente noto come “Terzo Mondo”, fino a qualche anno fa la piazza di spaccio a cielo aperto più grande d’Europa. 

Il nostro sogno era quello di permettere ai ragazzi e alle loro famiglie – in un contesto difficile, a due passi dall’ex fortino del clan Di Lauro – di riappropriarsi di uno spazio, in un quartiere difficile, lì dove non esiste nemmeno un luogo sicuro dove fare sport e sottoscrivendo un “patto di cittadinanza”. 

Abbiamo raccolto quasi 50.000 euro. E abbiamo dovuto superare moltissimi ostacoli, burocratici e non. Ma non abbiamo mollato. E, nonostante il tempo trascorso, l’entusiasmo non ci ha mai abbandonati.

Ora siamo felici di comunicarvi che i lavori per la realizzazione del campo da calcio sono ufficialmente iniziati lunedì 22 aprile: prima verranno fissate le recinzioni metalliche, successivamente sarà messa in posa l’erba artificiale e le porte.

Ce l’abbiamo fatta: entro la metà di maggio il campetto da calcio verrà inaugurato. 

All’interno della scuola calcio dell’ASD Secondigliano, i ragazzi avranno l’opportunità di partecipare a due allenamenti settimanali, seguiti da attività laboratoriali organizzate in collaborazione con le scuole e le parrocchie locali.

Insieme, abbiamo offerto ai giovani di Secondigliano una speranza e un futuro migliori. Speriamo che questa esperienza possa essere presa a  modello in futuro per lanciare altre iniziative simili, che possano contribuire alla creazione di alternative alla spirale della criminalità sul territorio.

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Race for the cure, a maggio la 25esima edizione per la lotta ai tumori al seno

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“Venticinque anni fa non potevamo immaginare che saremmo arrivati a conquistare il sostegno e la fiducia di così tante associazioni, delle stesse istituzioni e di tanti cittadini: nessuno immaginava che dopo un quarto di secolo saremmo stati onorati dalla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella“, racconta emozionato Riccardo Masetti, fondatore di Komen Italia, presentando la nuova edizione della Race for the cure, la più grande manifestazione – in Italia e nel mondo – per la lotta ai tumori del seno. Una quattro giorni che inizierà il 9 maggio a Roma e culminerà nella corsa in rosa di domenica 12 maggio, a cui darà il via proprio Mattarella, e che oltre alla tradizionale passeggiata di 2 km e alla corsa di 5 km aperta a tutti comprenderà per la prima volta un percorso di 10 km riservato agli atleti competitivi. Per quei giorni il Circo Massimo diventerà la casa della prevenzione e della promozione della salute, e verranno offerti gratuitamente esami strumentali per la diagnosi precoce e consulenze specialistiche, in collaborazione con la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS e con l’Ospedale Isola Tiberina-Gemelli Isola. Grazie all’ausilio delle Unità Mobili della Carovana della Prevenzione (Programma Nazionale Itinerante di Promozione della Salute Femminile) – sostenute anche dalla Fondazione Il Fatto Quotidiano, che ha lanciato una raccolta fondi per raggiungere tre città in Piemonte, Lazio e Calabria e donare giornate di esami e visite gratuite (dona qui) – è inoltre previsto un percorso dedicato a donne in condizioni di fragilità socioeconomica. Perché, come sottolineato dall’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Alessandro Onorato: “La prevenzione non può e non deve essere un privilegio per pochi, dev’essere un diritto per tutti”.

Nei 170 stand e negli spazi dedicati sarà possibile partecipare gratuitamente ad attività di sport, fitness, sana alimentazione, benessere psicologico, intrattenimento, mostre e conferenze sui temi della salute e della prevenzione. “Il 25mo anniversario della Race for the Cure rappresenta un traguardo significativo nel campo della tutela della salute femminile. Quest’anno avremo più spazio, più unità mobili per offrire percorsi dedicati alle donne, tutto grazie alla generosità di coloro che fanno donazioni e collaborano”, racconta la Prof.ssa Daniela Terribile, presidente di Komen Italia. “Una cordata di beneficenza per tutte le donne, soprattutto quelle con maggiori difficoltà sociali o economiche, le cui necessità e bisogni richiedono sempre più un’attenzione concreta: un sommerso spesso proveniente dalle comunità emergenti, che grazie a eventi come questo possono inoltre scoprire le modalità per avere accesso ai servizi sanitari”.

Per tutta la durata della manifestazione sarà attiva anche una postazione regionale che permette di iscriversi ai programmi di screening per il tumore del seno, del colon e del collo dell’utero: “L’incidenza è stata abbattuta proprio grazie all’introduzione dei test diagnostici, come il PAP test che consente di identificare alterazioni cellulari in epoca precoce, prima della loro evoluzione in carcinoma invasivo”, spiega Terribile. La mortalità nei paesi occidentali è progressivamente diminuita negli ultimi 25 anni e i tassi di cura sono oggi piuttosto elevati (nel caso del tumore al seno, si raggiunge oltre il 90% di guarigioni quando la malattia viene scoperta in fase iniziale). Oltre agli stand medici e sportivi, sarà disponibile anche uno sportello legale: “Spesso non si considerano i problemi pratici a cui va incontro una donna che ha vissuto l’esperienza del tumore”, spiega Concita De Gregorio, ambasciatrice in rosa dell’associazione. “Per questo è importante il tema del diritto all’oblio: eliminerebbe le discriminazioni sociali alle quali sono sottoposte molte persone che hanno avuto un tumore”.
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Sosteniamo City Angels: obiettivo raggiunto! Grazie ai donatori

La Fondazione Il Fatto Quotidiano ha affiancato City Angels con una raccolta fondi per distribuire pasti caldi a Milano presso la casa di accoglienza Elio Fiorucci, raggiungendo l’obiettivo e arrivando alla cifra di € 15.535

Con la tua donazione siamo riusciti, in brevissimo tempo, a raggiungere l’obiettivo che ci eravamo prefissati. Ogni contributo è stato fondamentale per il risultato tempestivo e per la chiusura della raccolta dei fondi necessari all’acquisto di pasti caldi per i senza tetto e gli invisibili della metropoli milanese.

Il presidente e Fondatore di City Angels Mario Furlan: “Grazie di cuore alla Community del Fatto Quotidiano in una settimana avete raccolto 15.000 euro, fondamentali per dare da mangiare ai 50 senza tetto che ospitiamo nella nostra casa di accoglienza”.

Non possiamo che unirci anche noi ai ringraziamenti ai nostri donatori.
Grazie dalla Fondazione il Fatto Quotidiano!

 

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Sosteniamo City Angels: contribuiamo all’acquisto di pasti caldi per i senza fissa dimora

Sosteniamo City Angels nell’aiuto agli invisibili

Nascosti tra le ombre dei grattacieli, tra i vicoli bui e le strade trafficate, esiste un raggio di speranza, una luce che illumina le notti oscure delle città. Questi sono i City Angels, guardiani invisibili delle metropoli moderne, devoti alla missione di portare conforto, sicurezza e sostegno a coloro che si trovano in situazioni di difficoltà.

I City Angels sono una rete di volontari, individui ordinari mossi da un eccezionale spirito di altruismo e compassione. Non indossano mantelli o ali, ma portano con sé un cuore generoso e un impegno incrollabile verso il benessere della comunità. Non c’è compenso né gloria per il loro lavoro; la loro ricompensa è la gratitudine negli occhi di coloro che aiutano.

Le attività dei City Angels sono molteplici e variegate, adattandosi alle esigenze mutevoli delle 20 città italiane e 2 svizzere in cui operano ogni giorno. Possono essere trovati in punti strategici delle metropoli, pronti ad offrire assistenza a chiunque ne abbia bisogno. Dai senza tetto in cerca di un pasto caldo e un rifugio temporaneo, agli adolescenti dispersi nelle notti selvagge delle città, ai anziani soli che hanno bisogno di una mano amica, i City Angels sono sempre presenti, pronti a tendere una mano.

La loro azione non si limita al soccorso immediato: i City Angels si impegnano anche nella prevenzione, lavorando per contrastare le cause profonde della disperazione e della marginalizzazione. Organizzano campagne di sensibilizzazione, offrono supporto alle vittime di violenza e abuso, e collaborano con le autorità locali per promuovere politiche sociali più inclusive ed equilibrate.

Al cuore dei valori dei City Angels ci sono la solidarietà, la compassione e il rispetto per la dignità umana. Credono che ogni individuo abbia il diritto di vivere una vita dignitosa e debba essere trattato con gentilezza e rispetto, indipendentemente dalla propria situazione o condizione sociale.

In un mondo spesso dominato dall’egoismo e dall’indifferenza, i City Angels sono una testimonianza vivente del potere trasformativo dell’amore e della generosità, dimostrando che anche nel caos delle città moderne, l’umanità e la solidarietà possono ancora fiorire. Sono i custodi della speranza, i guardiani delle anime perdute, i cosiddetti invisibili, e il loro impegno giornaliero ci fa guardare verso un futuro più compassionevole e inclusivo per tutti.

Fondazione Il Fatto Quotidiano affianca City Angels per la raccolta di fondi per i pasti caldi da distribuire a Milano presso la casa di accoglienza Elio Fiorucci.

Sosteniamo City Angels nell’aiuto agli invisibili

Contribuiamo all’acquisto di pasti caldi per i senza fissa dimora

La Fondazione Il Fatto Quotidiano affianca City Angels per la raccolta di fondi per i pasti caldi.

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Le donazioni sono gestite in modo trasparente e sicuro grazie alla collaborazione con Tinaba, piattaforma fintech aperta a tutti i sistemi di pagamento, caratterizzata da una grande semplicità d’uso.

Un partner tecnologico e strategico che non prevede alcun costo di gestione, né commissioni. Con Tinaba, ogni euro donato è un euro che arriva per intero al destinatario della raccolta.

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WISHOPe: iniziativa conclusa. Grazie ai donatori!

Questa iniziativa si è conclusa ed è stata un successo grazie a tutti i nostri sostenitori. Il primo e-shop dove si puo’ fare un vero regalo direttamente a chi ne ha bisogno ha avuto numeri straordinari ma soprattutto ha donato un sorriso a persone meno fortunate.

46.825 € il valore dei regali acquistati

1.429 i sostenitori che hanno scelto di fare un regalo su WISHOPe

1.873 le persone in difficoltà che abbiamo aiutato

Guarda il video ed emozionati insieme a noi

 

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La Fondazione Il Fatto Quotidiano incontra Medici senza frontiere

A più di un mese dalla chiusura della raccolta fondi per sostenere Medici Senza Frontiere lanciata dalla nostra Fondazione (che ci ha permesso di destinare a cure urgenti una cifra considerevole, pari a 153.343,68 euro), vogliamo raccontarvi com’è la situazione oggi a Gaza e come sono stati impegnati i fondi raccolti

E’ stata scelta la giornata del 12 dicembre in quanto Giornata Mondiale della Copertura Sanitaria Universale e mai come ora, con la situazione ancora aperta della guerra israelo-palestinese, il problema della copertura sanitaria e dell’emergenza conseguente ai conflitti è in primo piano.

Ti invitiamo, quindi, a vedere l’incontro del 12 Dicembre per conoscere da vicino l’intervento e l’impegno di Medici Senza Frontiere che continua ad operare per salvare vite umane in condizioni drammatiche. 

Saluti iniziali di Cinzia Monteverdi (Presidente Fondazione Il Fatto Quotidiano)

Intervengono:

Elda Baggio (vice presidente di Medici Senza Frontiere Italia)

Gad Lerner (giornalista e saggista)

Maddalena Oliva (vicedirettrice de il Fatto Quotidiano)

Le vostre donazioni restano essenziali per assicurare garze, antibiotici, anestetici, kit per la chirurgia, medicinali e tutto ciò che serve ai medici e agli infermieri che si trovano in prima linea negli ospedali di Gaza.

Se vuoi, puoi ancora donare qui: www.msf.it/fondazionefq 

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Fai un regalo oggi e cambia il domani di qualcun altro

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Dall’unione delle forze di tecnologia, aziende, fondazioni e primarie organizzazioni, nasce WISHOPe la piattaforma per donare un regalo di Natale ai più fragili.

Tinaba e la Fondazione il Fatto Quotidiano, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana – Comitato di Milano, Pane Quotidiano, City Angels, Portofranco e diverse aziende leader nella distribuzione di beni di consumo – Migross, Ydeo, Bitre, Beat2020 – sono orgogliosi di annunciare il lancio di una iniziativa di raccolta fondi natalizia unica nel suo genere.

WISHOPe è il primo e-shop per donare un regalo di Natale direttamente ai più fragili.

Invece di donazioni in denaro, il progetto consente a chiunque di fare un regalo di Natale direttamente alle persone in difficoltà. Grazie alla generosa collaborazione delle aziende partner, che forniranno i prodotti a prezzo di fabbrica, sarà possibile donare un giocattolo a un bimbo, uno zaino ad un ragazzo, un pacco alimentare ad una famiglia, una coperta e indumenti caldi a un senza tetto, personalizzandolo con un proprio messaggio di auguri. In questo modo i donatori potranno far arrivare ai destinatari un dono fisico facendoli così sentire parte della propria famiglia.

Croce Rossa Milano, Portofranco, Pane Quotidiano e City Angels, conosciute per il loro impegno costante nei confronti dei più fragili, hanno dato la loro disponibilità a coordinare tramite le loro organizzazioni e volontari la distribuzione dei regali direttamente ai destinatari. L’iniziativa interesserà alcune principali città e tutto il territorio nazionale.

“Fare un regalo vero a persone in difficoltà tramite un e-shop dedicato alla solidarietà senza costi o commissioni implicite, con il contributo di così tante aziende, organizzazioni e persone è un modo nuovo e fantastico di rafforzare il legame tra la comunità e coloro che si trovano in una situazione di bisogno” ha dichiarato Matteo Arpe, Presidente di Tinaba.

“Ogni regalo donato attraverso questa iniziativa rappresenta un gesto di amore e speranza per chi affronta difficoltà durante le festività” dice Cinzia Monteverdi, Presidente della Fondazione il Fatto Quotidiano.

L’e-shop è disponibile dal 24 Novembre per gli acquisti sul sito: https://wishope.tinaba.it

Gli acquirenti dei doni potranno scegliere a chi fare il proprio regalo di Natale e il messaggio di auguri optando tra i principali sistemi di pagamento in uso. Tutti i sostenitori riceveranno una testimonianza diretta della consegna dei regali, oltre a un badge di partecipazione all’iniziativa.

 

 

 

Le donazioni sono gestite in modo trasparente e sicuro grazie alla collaborazione con Tinaba, piattaforma fintech aperta a tutti i sistemi di pagamento, caratterizzata da una grande semplicità d’uso.

Un partner tecnologico e strategico che non prevede alcun costo di gestione, né commissioni. Con Tinaba, ogni euro donato è un euro che arriva per intero al destinatario della raccolta.

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A Gaza nessun luogo è sicuro: obbiettivo raggiunto! Grazie ai donatori.

La guerra continua, la situazione oggi a Gaza è catastrofica. Gli ospedali e le cliniche che funzionano sono sopraffatti. Non potevamo con la nostra Fondazione umanitaria non fare nulla.

La nostra raccolta fondi per dare una mano a quei medici che stanno tentando disperatamente di salvare vite umane ha raggiunto una cifra considerevole pari a 153.343,68 euro.

La sensibilità e l’attenzione della nostra comunità ancora una volta si sono dimostrate una certezza in questi giorni drammatici. La vostra generosità è un sostegno prezioso per Medici Senza Frontiere, i soli rimasti fra le realtà organizzate a operare in condizioni terribili.

“Le vostre donazioni si trasformeranno in garze, antibiotici, anestetici, kit per la chirurgia, medicinali e tutto ciò che serve ai medici e agli infermieri che si trovano in prima linea negli ospedali di Gaza. Il vostro sostegno ci aiuterà a mandare una nuova squadra di personale medico in sostituzione di chi da troppi giorni si trova a fronteggiare le emergenze nel territorio di guerra. Ci avete riempito di donazioni e di affetto, lo sapevamo ma sperimentarlo direttamente quando c’è un bisogno così alto è tutt’altra cosa, ci riempie di gioia.
Grazie a tutti i lettori e lettrici della comunità del Fatto Quotidiano”

LAURA PERROTTA
(Direttrice raccolta fondi Medici Senza Frontiere)

La Fondazione il Fatto Quotidiano ha scelto di affiancare Medici Senza Frontiere, i soli rimasti fra le realtà organizzate a operare in condizioni terribili. Ci consola sapere dell’esistenza di queste meravigliose realtà fatte di persone coraggiose che rischiano la loro vita e in più sono costrette a toccare con mano sofferenze atroci. Vedere e operare corpi martoriati, compresi quelli di bambini innocenti, non è certamente impresa facile. 

Grazie ancora per il vostro sostegno.

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A Gaza nessun luogo è sicuro: aiutiamo Medici Senza Frontiere in questi giorni drammatici.

Wounded Palestinians at the al-Shifa hospital, following Israeli airstrikes, in Gaza City, central Gaza Strip, Tuesday, Oct. 17, 2023. (AP Photo/Abed Khaled)

Un’altra catastrofe. E’ come se il mondo stesse implodendo. Guerra
chiama guerra. Certo la striscia di Gaza è luogo da tempo di conflitti e di vite spezzate. Non è una sorpresa sapere l’esistenza di Hamas, come sapere delle condizioni in cui vivono i Palestinesi in quei luoghi.
L’attacco terroristico ai giovani israeliani durante una festa, e gli orrori che
abbiamo visto e di cui siamo venuti a conoscenza hanno scioccato il mondo.

Non potevamo con la nostra Fondazione umanitaria non fare nulla.
Abbiamo scelto Medici Senza Frontiere, i soli rimasti fra le realtà organizzate adoperare in condizioni terribili.

Ci consola sapere l’esistenza di queste meravigliose realtà fatte di persone coraggiose che rischiano la loro vita e in più sono costretti a toccare con mano sofferenze atroci. Vedere e operare corpi martoriati compresi quelli di bambini innocenti non è certamente impresa facile.

Comunque la si pensi sulla questione Israele e Palestina, comunque si
interpretino le vicende storiche, nessuno di noi vorrebbe vedere persone morire così brutalmente che siano Israeliani che siano Palestinesi.  

E’ un concetto molto semplice alla base dell’essere umano. Eppure ci tocca vedere persino gli ospedali colpiti. Giusto per dare il colpo finale a chi c’è dentro. Come possiamo pensare al futuro del clima nel pianeta, all’ambiente, alla sostenibilità alimentare, se l’uomo non smette di fare la guerra.

Oggi parte la nostra raccolta fondi per dare una mano a quei medici eroi che stanno tentando disperatamente di salvare vite umane contando come sempre sulla sensibilità e fiducia dei nostri lettori e sulla consapevolezza che Medici Senza Frontiere farà di tutto per compiere miracoli all’inferno.

GUERRA A GAZA

Raccolta fondi per sostenere Medici Senza Frontiere

La Fondazione Il Fatto Quotidiano in queste ore drammatiche sostiene Medici Senza Frontiere. La raccolta fondi ha l’obiettivo di portare cure ai feriti e reperire forniture mediche a chi sta operando in condizioni estreme per salvare vite umane.

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Le donazioni sono gestite in modo trasparente e sicuro grazie alla collaborazione con Tinaba, piattaforma fintech aperta a tutti i sistemi di pagamento, caratterizzata da una grande semplicità d’uso.

Un partner tecnologico e strategico che non prevede alcun costo di gestione, né commissioni. Con Tinaba, ogni euro donato è un euro che arriva per intero al destinatario della raccolta.

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